Il Corso per Mediatori linguistici interculturali nasce in modo del tutto naturale dal grande convegno internazionale celebrato al Consorzio Universitario di Agrigento insieme con la Stony Brook State di New York lo scorso 8 e 9 giugno 2017 sul tema: La sfida migratoria in Europa e negli USA: politiche e modelli d’accoglienza a confronto. In quella occasione furono molti gli studiosi convenuti dai due continenti a rilevare la posizione centrale di Agrigento come frontiera d’Europa e non solo per la esistenza di Lampedusa in questa provincia ma anche e soprattutto per la quantità ormai stanziale di donne, uomini e bambini provenienti dall’intero continente africano. A fronte di tutto questo, non era difficile rilevare la improvvisazione come caratteristica principale del modello d’accoglienza agrigentino; ma anche, e non di rado, la stretta contiguità di molte delle strutture operanti con la criminalità organizzata. Per di più, anche nei centri immuni da controlli patologici
– metteva in evidenza una relazione – non era difficile rilevare la pressoché totale assenza di professionalità da parte degli operatori. Fu il prof. Gaetano Armao, allora presidente del Consorzio a lanciare per primo la necessità di investire la struttura ospitante del compito di portare ad Agrigento una Scuola Superiore di Mediazione linguistica interculturale capace di intercettare i bisogni del territorio e nel contempo offrire ai giovani di questa provincia un impiego stabile e gratificante. Insieme con il collega Lucio Melazzo – che non finirò mai di ringraziare – costruimmo il progetto con contenuti credibili. Lo discutemmo con i vertici del MIUR ed ottenemmo alfine la sospirata autorizzazione. Avevamo creato una Scuola di studi superiori in grado di portare gli allievi al conseguimento di un titolo triennale della classe di lauree L-12! Questa avventura comincia oggi. Il resto è storia che racconteremo tra qualche anno.
Marcello Saija – Direttore Agorà Mundi